"SM", queste sono le sue iniziali ed è tutto quello che sappiamo dell’identità di questa donna. Vive nello Stato dell’Iowa e l’Università dello Stato studia la sua patologia, unica al mondo: l'assenza dell'amigdala, la parte del nostro cervello che controlla le azioni e le reazioni, i sentimenti e le emozioni che chiamiamo paura. I difetti della amigdala cambiano radicalmente il rapporto con il mondo esterno, portando il soggetto a non rendersi conto delle situazioni potenzialmente pericolose ed infatti “SM” è completamente priva di ogni riflesso scatenato dalla paura. Gli scienziati l’hanno portata prima in una stanza colma di tarantole, serpenti e pipistrelli, dei quali aveva detto di essere disgustata, ma non ha avuto alcuna reazione. Poi l’hanno portata in un cimitero di notte, le hanno fatto vedere per ore film horror, l’hanno fatta parlare con serial killer e stupratori, ma non ha provato alcuna paura. La mancanza dell'amigdala la rende semplicemente incapace di avere paura, come un daltonico totale è incapace di vedere i colori. I ricercatori della scuola di neurologia dell'Università stanno studiando questa particolare condizione sperando di renderne applicabili i risultati alla sindrome da stress post traumatico e ad altri disturbi del comportamento quali gli stati ansiosi e le fobie. Una cosa è certa l’assenza del sentimento della paura è pericolosa; lo sanno bene i famigliari di questa donna che non le permettono mai di uscire di casa da sola e che stanno sempre in contatto con lei. Per molti “SM” è una donna fortunata che non teme nulla, neanche la morte; per me è una signora che ha avuto un’enorme sfortuna. Vivere senza provare uno dei sentimenti umani che più ci caratterizzano deve essere terribile, non avere paura non consente di riflettere, di conoscersi e finanche di amare. La paura è essenziale alla nostra sopravvivenza e ci consente di difenderci; vivere senza paura equivale a vivere senza la consapevolezza di cosa voglia dire non avere paura.
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