sabato 27 novembre 2010

Caso Scazzi: Il numero degli arrivisti supera quello delle lacrime versate, per l’avvocato Velletri il corpo potrebbe non essere quello di Sarah

Nella puntata di ieri di Quarto Grado l’avvocato Velletri ha prima detto e poi parzialmente rivoltato, come solo un avvocato sa fare, che il corpo trovato nel pozzo potrebbe non essere quello di Sarah Scazzi, perché i test del DNA non sono ancora disponibili. Bhè mi sembra veramente una cosa disumana. Non credo che La Procura della Repubblica di Taranto, pur nell’assenza del riconoscimento da parte della madre di Sarah, avrebbe mai tralasciato un particolare così significativo, oppure l’avvocato Velletri crede che in Italia si seppelliscano i cadaveri senza accertarne l’identità?. Anche la mamma di Sarah ha espresso perplessità per quello che ha sentito ieri. Un conto è insinuare il dubbio sui risultati dei test del DNA, circa quindi la possibilità della parentela della vittima con entrambi i genitori ( cosa già abbastanza al limite della deontologia professionale), un’altra cosa è insinuare il dubbio sull’assenza di verifiche sull’identità di  un cadavere . Ci sembra fin troppo chiaro che queste siano dichiarazioni scandalistiche con uno scopo preciso, come quelle di molti che in questi mesi non hanno fatto che straparlare per ottenere cinque minuti di gloria, non considerando che c’è un dolore dignitoso e nascosto di una famiglia. Anche noi, che ci eravamo ripromessi di non parlare più del caso di Sarah Scazzi, abbiamo giudicato doveroso intervenire, perché le ultime affermazioni sono veramente disdicevoli.

1 commento:

  1. Più che disdicevoli mi sembrano sintomatiche, purtroppo, del profondo degrado civile e morale in cui versa questo disgraziato Paese!

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